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Cosa devo fare per ottenere la salvezza?

Un aiuto per Testimoni di Geova

Caro testimone di Geova! Ci rallegriamo che t’interessi per lo studio della Bibbia e che t’impegni a condurre una vita che piace a Dio. Permettimi di riflettere insieme a te su una domanda che riguarda ogni essere umano: Cosa devo fare per essere salvato? O meglio: Come posso avere pace con Dio?

Il fondamento della fede e del seguente trattato è la Bibbia. Sappiamo entrambi che la Bibbia è la parola affidabile e veritiera di Dio, inviata a noi essere umani. Inoltre abbiamo la consapevolezza che Dio ci ama e che possiamo credere in piena fiducia nella Sua Parola. L’essere umano può sbagliarsi, ma Dio no! Nel Salmo 118:8 leggiamo: “È meglio rifugiarsi nel SIGNORE che confidare nell'uomo”.

La Bibbia dev’esser presa letteralmente. Se Dio menziona determinati nomi, nazioni e luoghi, allora intende proprio essi. Quando Dio fa uso di immagini, lo capiamo dall’introduzione della frase: “era simile a…”, oppure s’intuisce dal fatto che viene chiamata direttamente una parabola o una similitudine. Ciò significa che non possiamo aggiungere nulla nelle chiare dichiarazioni della parola di Dio. Ti pregherei di andare a cercare i vari brani biblici citati. Alcuni passi della Bibbia saranno sicuramente difficili da comprendere, ma la domanda riguardo la salvezza e come posso giungere a Dio è spiegata in maniera molto semplice.

Talmente semplice che perfino un bambino lo può capire. - Dio sarebbe altrimenti ingiusto, se si facesse intendere esclusivamente da gente saggia e colta. Soprattutto non avrebbe lasciato confuso il punto fondamentale, cioè la via che porta a Lui.

Perché ci occorre la salvezza?

La prima coppia creata da Dio viveva in un giardino e non gli mancava nulla. Dio stesso viveva ed era in comunione con loro. Gli diede però un solo comandamento (Genesi 2:17). Ma Adamo ed Eva non ubbidirono e lo infransero. Questa disubbidienza viene chiamata nella Bibbia peccato.

Il peccato originale di Adamo ed Eva, un effetto devastante:

  1. Con il peccato entrò la morte, infatti fino a quel punto ancora non esisteva: “perché il salario del peccato è la morte” (Romani 6:23).
  2. Il rapporto personale tra Dio e l’uomo fu distrutto a causa del peccato. Infatti da quel momento in poi nasce ogni essere umano come peccatore, quindi non ha più quel rapporto con Dio e la pace con lui: “tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio” (Romani 3:23).
  3. La creazione inizialmente perfetta non era più tale. Da quel momento entrò la morte e l’ostilità anche nel mondo animale e vegetale (Romani 8:20).
  4. Tutto divenne fugace e soggetto a rovina (Salmo 90).
  5. L’essere umano è costretto a lavorare duramente per il proprio mantenimento – non esiste più niente di perfetto sulla terra (Genesi 3:17-19).
  6. Il peccato ha il brutto vizio di soggiogare l’essere umano, anche quando si tratta semplicemente di una cosa apparentemente “banale” (Giovanni 8:34).

Gesù Cristo spiega all’uomo quanto è seria la questione del peccato per Dio: “Voi avete udito che fu detto: "Non commettere adulterio". Ma io vi dico che chiunque guarda una donna per desiderarla, ha già commesso adulterio con lei nel suo cuore” (Matteo 5:27-28).

Ciò significa che il peccato non è solo una violazione della legge attraverso l’azione, ma anche tramite il pensiero! Gesù vuole mostrare con quest’affermazione che tutti gli esseri umani sono dei peccatori e per questo devono ricevere tutti il perdono per avere pace con Dio.

 Cosa accade con il peccato imperdonato?

Dio non sarebbe giusto se guardasse oltre il peccato rendendo in questo modo la persona innocente. La punizione per il peccato è la dannazione eterna, con un’unica destinazione... l’inferno. Proprio perché Dio è giusto, deve punire il peccato. Nel passato ci sono state delle punizioni visive del peccato, ad esempio il diluvio universale, la distruzione di Sodoma e Gomorra e lo sterminio di alcuni popoli pagani ai tempi della colonizzazione del territorio d’Israele. Non ogni peccato e ogni colpa viene punita durante la vita di un essere umano, ma tutti dovranno essere giudicati davanti a Dio dopo la morte: “Come è stabilito che gli uomini muoiano una volta sola, dopo di che viene il giudizio” (Ebrei 9:27).

Dio non agisce mai ingiustamente o senza amore. Egli dà a chiunque la possibilità di ravvedersi. Lui chiama, esorta, avverte, ma alla fine deve anche agire e giudicare. Infatti nessun essere umano prende sul serio una esortazione, se la punizione annunciata non verrà eseguita.

L’esistenza dell’inferno deve essere presa sul serio, perché la Bibbia ne parla molto spesso e in modo chiaro! In Apocalisse 14:11 leggiamo: “Il fumo del loro tormento sale nei secoli dei secoli; non ha riposo né giorno né notte”. Come la vita eterna è eterna, così anche la punizione eterna è realmente eterna: “Molti di quelli che dormono nella polvere della terra si risveglieranno; gli uni per la vita eterna, gli altri per la vergogna e per una eterna infamia” (Daniele 12:2). “Questi se ne andranno a punizione eterna; ma i giusti a vita eterna” (Matteo 25:46).

Gesù Cristo parla sempre di un tormento eterno, ad esempio in Luca 16:23-24: “E nell'Ades, essendo (il ricco) nei tormenti, alzò gli occhi e vide da lontano Abraamo, e Lazzaro nel suo seno; ed esclamò: Padre Abraamo, abbi pietà di me, e manda Lazzaro a intingere la punta del dito nell'acqua per rinfrescarmi la lingua, perché sono tormentato in questa fiamma!”

Citiamo altri due brani:

“…e andartene nella geenna, nel fuoco inestinguibile, dove il verme loro non muore e il fuoco non si spegne” (Marco 9:43-44). “E non temete coloro che uccidono il corpo, ma non possono uccidere l'anima; temete piuttosto colui che può far perire l'anima e il corpo nella geenna” (Matteo 10:28).

La torre di guardia insegna una dottrina che va completamente fuori da ciò che ha sempre dichiarato Gesù. Loro insistono nel dire che Dio non abbia creato l’inferno, perché Dio è solo amore. È vero che Dio ci ama e proprio per questo motivo ci ha rivelato la Sua volontà di salvare l’umanità: “Il quale (Dio) vuole che tutti gli uomini siano salvati e vengano alla conoscenza della verità” (1 Timoteo 2:4).

Ma se non esistesse l’inferno, allora Dio, da cosa ci dovrebbe salvare? Gesù dovette morire proprio a causa dell’esistenza dell’inferno, altrimenti la Sua morte non avrebbe avuto nessun senso. Ogni essere umano è un peccatore sin dalla nascita. Questo vuol dire che ogni essere umano è separato da Dio a causa del proprio peccato e quindi non merita altro che la morte eterna. Il nome Gesù deriva dal termine ebraico “Jeshua” che significa “Dio è salvezza”.

Come dona Dio il perdono?

Al tempo dell’Antico Testamento Dio diede al popolo d’Israele la legge. Essa è buona per ogni essere umano, infatti include la convivenza tra l’umanità e la nostra responsabilità nei confronti di Dio. Ogni trasgressione della legge è un peccato. Dato che Dio è un Dio giusto, deve punire ogni peccato. Ma Dio ci ama e non vuole che moriamo nei nostri peccati e che siamo separati per l’eternità da Lui. Come può essere che Dio è giusto e punisce il peccato senza poter punire l’essere umano? Questo può essere solamente possibile col passare la punizione dei peccati su qualcun altro. Ai tempi dell’antico Testamento si dovevano sacrificare degli animali come sostituto: agnelli senza difetti. Questo simbolizzava che qualcuno d’innocente, doveva pagare con il proprio sangue i nostri peccati. Dio voleva mostrare in questo modo la gravità del peccato e la continua necessità dello spargimento di sangue per ricevere il perdono dei peccati.

Il nuovo patto in Gesù Cristo è la soluzione di Dio riguardo il peccato

Dio annunciò il nuovo patto 600 anni prima di Gesù Cristo, attraverso il profeta Geremia: (Geremia 31:31-34). Questo patto, poi, si è adempiuto attraverso Gesù Cristo (leggi Ebrei 8:7-13; 9:15). Dio stesso non cambia, ma il piano di salvezza per noi esseri umani è cambiato con Gesù Cristo. Una persona, secondo l’antico patto (Antico Testamento), poteva avvicinarsi a Dio con il sacrificio di un animale per il proprio peccato. Ma con il solo sacrificio dell’animale non veniva perdonato il peccato. Il perdono avveniva attraverso il pentimento del peccato commesso e la richiesta di perdono a Dio, accompagnato poi, dal sacrificio (Levitico 17:11; Salmo 51:18-19).

Oggi giorno non possiamo più avvicinarci a Dio come ai tempi dell’antico patto (cioè con sacrifici nel Tempio), ma solo attraverso Gesù Cristo. Il quale dichiara di sé (Giovanni 14:6): “Io sono la via, la verità e la vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di me”! In Ebrei 9:15-16 leggiamo: “Per questo egli (Gesù Cristo) è mediatore di un nuovo patto. La sua morte è avvenuta per redimere dalle trasgressioni commesse sotto il primo patto, affinché i chiamati ricevano l'eterna eredità promessa. Infatti, dove c'è un testamento, bisogna che sia accertata la morte del testatore.”

Quando Gesù Cristo morì sulla croce per i peccati di ogni singola persona, non prese su di sé solo i peccati dell’umanità fin dai tempi di Adamo ed Eva, ma anche i tuoi peccati personali. Adesso sta a te accettare quest’offerta di grazia, altrimenti è inefficace.

 

Le caratteristiche e l’essenza di Gesù Cristo

Secondo la torre di guardia, Gesù è l’arcangelo Michele. È possibile che Dio abbia sacrificato un angelo per i nostri peccati? Un angelo può perdonare i nostri peccati? Nell’evangelo secondo Giovanni 10:30 sta scritto, che Gesù e il Padre (JHWH) sono uno. Quindi è JHWH uno con un angelo? Consultiamo alcuni brani della Bibbia riguardo la persona di Gesù Cristo.

La Bibbia attesta di Gesù Cristo:

  • Egli è eterno (Giovanni 1:1; 1:14; Ebrei 13:8; 1 Giovanni 1:1)
  • Egli è onnipresente (Matteo 18:20; 28:20)
  • Egli è onnipotente (Matteo 28:18)
  • Egli è senza peccato (Giovanni 8:46: 19:4; Marco 14:55; Ebrei 9:14)
  • Egli è immutabile nella Sua essenza (Ebrei 13:8)
  • Egli perdona i peccati (Marco 2:5-12)
  • Egli domina sulle forze della natura (Matteo 8:26)
  • Egli dona la vita eterna (Giovanni 10:28)
  • Egli giudicherà la terra (Giovanni 5:22)
  • Egli risuscita morti (Luca 7:15; Giovanni 11:25-26)
  • Egli è il creatore (Giovanni 1:2-3; Colossesi 1:15-17; Ebrei 1:2; 1:20; Proverbi 8:23-30)
  • Egli è il giudice celeste (Matteo 25:31-46; Giovanni 5:22; 2 Corinzi 5:10; Apocalisse 19:11)
  • Egli è il Re celeste (Apocalisse 17:14; 19:16)
  • Egli verrà chiamato JHWH al Suo secondo ritorno. Egli è colui che fu trafitto secondo Zaccaria 12:10.
  • Le Sue opere sono smisurate:
    “Or vi sono ancora molte altre cose che Gesù ha fatte; se si scrivessero a una a una, penso che il mondo stesso non potrebbe contenere i libri che se ne scriverebbero” (Giovanni 21:25).
  • Egli viene adorato (nel greco: proskuneo):
    I magi d’oriente volevano adorare Gesù (Matteo 2:2). Prostratisi lo “adorarono” (Matteo 2:11). Durante la lapidazione di Stefano, egli adorava Gesù: “Signore Gesù… “ (Atti 7:59). Tomaso pregava: “Signor mio e Dio mio“ (Giovanni 20:28). Riguardo gli angeli leggiamo: “Tutti gli angeli di Dio lo adorino” (Ebrei 1:6). I 24 anziani si prostrarono davanti all'Agnello (= Cristo) (Apocalisse 5:8). Tutte le creature che erano nel cielo e sulla terra lo lodarono e adorarono (Apocalisse 5:13-14). Nella stessa maniera, nel quale viene adorato Dio, viene adorato anche Gesù ed Egli accetta quest’adorazione. Se Gesù fosse un angelo o una creatura, non potrebbe mai accettare un’adorazione come quella elencata. In tutti questi esempi viene usato per il termine adorazione, la parola greca “proskuneo”:
  1. Il diavolo tentò Gesù nel deserto, chiedendo di prostrarsi davanti a lui (Luca 4:8).
  2. Non si possono adorare gli angeli: (Apocalisse 19:10; 22:9).
  3. Pietro rifiutò di farsi adorare da parte di Cornelio: (Atti 10:25-26)

Quest’elenco contiene solo una parte degli argomenti e brani, i quali ci portano ad un’unica conclusione: Gesù Cristo è Dio!

 

La deità di Gesù Cristo

Dio si nomina nell’antico Testamento 2.570 volte come “Elohim”. Cioè una forma di pluralità che viene usata per dire più di due. Nel conosciuto versetto biblico in Deuteronomio 6,4: “Ascolta, Israele: Il SIGNORE, il nostro Dio, è l'unico SIGNORE” viene tradotto in italiano il termine ebraico “echad” con “unico”. “Echad” indica nell’ebraico un’unità, la quale si può dividere. Ad esempio troviamo il termine “echad” in Giudici 20,11: “Così tutti gli uomini d'Israele si radunarono contro quella città, uniti come fossero un solo uomo”. Qui viene utilizzato il termine “echad” per 400.000 uomini. In Genesi 2:24 sta scritto, che uomo e donna diventeranno una sola carne. Anche qui viene usato il termine ebraico “echad”. Se si trattasse di un’unità indivisibile, allora si dovrebbe usare il termine ebraico “jachid”. Zaccaria 12:10 ci dice che quando Gesù Cristo tornerà in modo visibile come Dio sul monte degli ulivi, il popolo d’Israele farà cordoglio come si fa per un figlio unico. Per il termine “unico” viene utilizzato nell’ebraico la definizione “jachid”. Dio nomina nel versetto 9 sé stesso e nel versetto 10 dice che guarderanno su Colui che fu trafitto. Se Dio voleva parlare di un’unica persona, avrebbe utilizzato il termine “jachid” specificando il concetto su sé stesso! Se non fosse così, Dio non ci avrebbe mai dato alcun motivo per supporre che Egli consiste in più persone. Un angelo non ha mai avuto la stessa autorità come Dio.

Gesù viene definito come “primogenito di ogni creatura” (Colossesi 1:15). Nel greco, il termine primogenito non significa prima cosa creata, ma primogenito significa l’erede, unico nel suo genere. Non esiste alcun verso nella Bibbia che dichiari che Gesù è stato creato da JHWH.

In vari brani della Bibbia leggiamo che Gesù Cristo è il creatore. Cito solo un passo: “in lui sono state create tutte le cose” (Colossesi 1:16). Questa dichiarazione sarebbe una blasfemia se Gesù non fosse Egli stesso Dio. Una creatura non sarebbe in grado di creare l’universo e la cosa più importante è che una creatura non può salvare un’altra creatura dai peccati!

Ma Gesù viene nominato nella Bibbia direttamente come Dio? La risposta è sì e anche molto spesso. Dio lo dice in modo molto chiaro e non ambiguo, quando si tratta di una cosa così basilare, come la deità di Gesù Cristo. In Isaia 9:5, infatti, viene nominato “Dio potente” e “Padre eterno”.

Il Salvatore Gesù Cristo viene chiamato in Tito 2:13 “l'apparizione della gloria del nostro grande Dio”. Paolo testimonia in Romani 9:5, che Cristo è “su tutte le cose”. Un’altra testimonianza riguardo la divinità di Gesù si trova in 1 Giovanni 5:20: “Egli è il vero Dio e la vita eterna”. Nel Salmo 45:7 leggiamo: “Il tuo trono, o Dio, dura in eterno”. In Ebrei 1:8 viene utilizzata la seguente dichiarazione riguardo Gesù: “parlando del Figlio dice: «Il tuo trono, o Dio, dura di secolo in secolo, e lo scettro del tuo regno è uno scettro di giustizia”.

Se Gesù Cristo è Dio, allora Egli è sia la chiave per la comprensione della Bibbia che l’unica via per la salvezza.

 

Dove dimoreranno i salvati? In cielo o sulla terra?

La torre di guardia insegna che Dio ha promesso la terra come eterno possesso ai testimoni di Geova. Solo 144.000 eletti andranno in cielo. Questi 144.000 regneranno dal cielo sui credenti che vivranno sulla terra. Cosa dice la Bibbia a riguardo?

Abbiamo osservato prima l’antico patto ed il nuovo patto tra Dio e l’uomo. Nell’antico patto leggiamo che gli esseri umani sacrificavano gli animali e aspettavano con ansia il redentore. Con il sacrificio di Gesù ebbe inizio il nuovo patto. Tutti i passi che parlano del possesso eterno del paese d’Israele, fanno riferimento al popolo d’Israele. Il termine ebraico “Erez” significa paese e si riferisce al paese d’Israele e non fa alcun riferimento a tutta la terra. Quasi tutti i passi biblici, che si riferiscono alla terra come nostro possesso eterno, vengono citati nell’antico Testamento e sono nel loro contesto, promesse fatte al popolo d’Israele.

Nel nuovo Testamento troviamo numerosi passi biblici che si riferiscono ai credenti in cui viene promesso il cielo come dimora eterna: “Quanto a noi, la nostra cittadinanza è nei cieli, da dove aspettiamo anche il Salvatore, Gesù Cristo, il Signore” (Filippesi 3:20).

Ecco ulteriori passi della Bibbia a riguardo: Colossesi 1:5; 3:1-2; Filippesi 3:14; Giovanni 14:2-3; 2 Corinzi 5:1-2; 1 Pietro 1:4; 1 Corinzi 15:47-49.

Gesù stesso lo afferma attraverso la seguente promessa: “Nella casa del Padre mio ci sono molte dimore; se no, vi avrei detto forse che io vado a prepararvi un luogo? Quando sarò andato e vi avrò preparato un luogo, tornerò e vi accoglierò presso di me, affinché dove sono io, siate anche voi” (Giovanni 14:2-3).

Nessuno dei passi nominati delimita questa promessa a 144.000 persone. La torre di guardia argomenta ciò, spiegando che i primi credenti sono parte degli eletti. Questo ci spinge ad ulteriore spiegazione che non concorda con l’insegnamento della Bibbia:

  1. La Bibbia distinguerebbe due gruppi di credenti. Ciò implica, che le persone che vissero prima di noi o coloro che hanno servito Dio in modo particolare, avrebbero un’altra via per arrivare a Lui. Gesù insegna nella Sua parola: “Ho anche altre pecore, che non sono di quest'ovile; anche quelle devo raccogliere ed esse ascolteranno la mia voce, e vi sarà un solo gregge, un solo pastore” (Giovanni 10:16). Gesù non si stava riferendo, con queste parole, ai 144.000, ma ai Giudei, per mostrargli, che Dio vuole tutt’oggi, salvare anche altre nazioni (non giudei).
  2. Sia i 144.000, che anche la folla hanno entrambi la speranza celeste. Riguardo ai 144.000 leggiamo: “Essi cantavano un cantico nuovo davanti al trono, davanti alle quattro creature viventi e agli anziani. Nessuno poteva imparare il cantico se non i 144.000, che sono stati riscattati dalla terra” (Apocalisse 14:3). E riguardo la folla sta scritto: “Dopo queste cose guardai e vidi una folla immensa che nessuno poteva contare, proveniente da tutte le nazioni, tribù, popoli e lingue, che stava in piedi davanti al trono e davanti all'Agnello, vestiti di bianche vesti e con delle palme in mano” (Apocalisse 7:9).

Entrambi i gruppi si trovano nello stesso luogo, cioè davanti al trono di Dio, il quali si trova in cielo.

È importante esaminare in questo contesto, che ai salvati, secondo il nuovo patto, non viene fatta alcuna promessa mondana, la quale sia stata invece promessa, secondo l’antico patto, esclusivamente al popolo d’Israele. In tutta la Bibbia non troviamo il termine “il paradiso in terra”. Dio promette al popolo d’Israele, che erediteranno il paese (il paese Israele), se saranno fedeli a Dio: ma il termine “paradiso” non viene pronunciato. Nessun passo biblico né dichiara che saranno ESCLUSIVAMENTE 144.000 uomini ad andare in cielo, né che essi regneranno sui rimanenti credenti sulla terra. Inoltre, non troviamo neanche scritto che solamente 144.000 uomini possano partecipare alla cena del Signore.

 

Il popolo d’Israele è stato scartato?

La torre di guardia insegna che Israele non faccia più parte del popolo di Dio e quindi fu scartato da Dio. Ai testimoni di Geova viene insegnato che loro stessi sono adesso il popolo d’Israele spirituale. Cosa dice la Bibbia a riguardo?

Il popolo d’Israele ha inizio con la promessa di Abraamo. Dio fece un patto eterno con Abraamo. Questo patto è valido per tutti i discendenti di Abraamo. Tale patto è incondizionato e quindi non può essere abolito. Esso non può essere annullato neanche attraverso dei peccati umani. Il popolo d’Israele furono castigati a causa della loro disubbidienza, ma questo non significa che fu revocato: “Dico dunque: Dio ha forse ripudiato il suo popolo? No di certo! Perché anch'io sono israelita, della discendenza di Abraamo, della tribù di Beniamino. Dio non ha ripudiato il suo popolo, che ha preconosciuto” (Romani 11:1-2).

Dio dice ancora nella Sua parola di badare a non elevarci sopra Israele o di giudicarlo: Romani 11:17-24.

Nel corso della storia vediamo che Dio ha agito in maniera fedele verso il popolo d’Israele, conducendolo nel 1948 nel proprio paese, come fu profetizzato: (ad esempio, Isaia 66:8; 11:11-12; 14:1-2; 27:12-13; 43:5-6; 49:22; 51:11, Deuteronomio 30:3-5; Geremia 12:15; 31:10; 16:14-15; Ezechiele 11:17-19; 28:25-26; Ezechiele 37 ecc.)

Dio continuerà a mantenere il Suo piano con il Suo popolo. Gesù Cristo tornerà in maniera visibile sul monte degli Ulivi (Zaccaria 14:4) per instaurare sulla terra un regno di pace della durata di 1000 anni. Israele sarà insieme a Gerusalemme, la capitale, il centro della terra e Gesù Cristo regnerà con giustizia da lì: (Apocalisse 20:1-6; Isaia 65:18; Daniele 7:13-14; Michea 4:2-4; Sofonia 3:9-10).

A questo punto, è necessario un’osservazione letterale riguardo ai 144.000 eletti nominati in Apocalisse 7:4-8. Considerando che i Giudei non sono stati rigettati, vediamo che in questo passo viene nominato inequivocabilmente il popolo d’Israele. Inoltre, vengono menzionati tutte le 12 tribù per nome.

 

Dio metterà da parte la terra e tutta la creazione visiva

La torre di guardia insegna l’esistenza eterna della terra. La Bibbia, invece, ci rivela l’opposto:

  • La terra svanirà come fumo (Isaia 51:6; Salmi 102:26-27).
  • Nessuno si ricorderà della vecchia terra (Isaia 65:17).
  • I cieli visibili (l’universo), la terra e come anche tutto quello che vi si trova su essa, brucerà e si scioglierà dal calore (2 Pietro 3:7-13). Tuttavia non verrà distrutta nessun’anima umana, perché siamo creature eterne (Daniele 12:2; Giovanni 5:29). Come si cambia un abito, così accadrà pure alla terra, essa passerà (Ebrei 1:10-12).
  • Gesù annunciò che cieli e terra passeranno (Marco 13:31; Matteo 24:35; Luca 21:33).
  • Dio creerà un nuovo cielo ed una nuova terra (Isaia 66:22; Apocalisse 21:1)

 

La salvezza è per grazia

In base a questa breve scrittura hai potuto constatare che il centro della parola di Dio è Gesù Cristo. Gesù accomuna in sé tutti e due le cose – verità e grazia. La verità ci mostra il nostro stato, ma solo la grazia di Dio ci può salvare (Efesini 2:8-9). Ma cosa è la grazia di Dio? Come funziona?

  1. La grazia è la pietà di Dio nei confronti dei peccatori che non la meritano. Essa non è in cerca di gente presuntuosa, ma cerca gente colpevole, condannabile, persa ed indifesa, affinché possano ricevere perdono, salvezza e vita eterna.
  2. La grazia di Dio dona, a coloro che pongono la propria fiducia in Gesù Cristo, la liberazione eterna come un regalo gratuito. Redenzione significa liberazione dalla punizione per i peccati e soluzione dalla servitù del peccato sia in questa vita che in quella eterna.

Avendo fede, che Cristo è morto anche per te sul Golgota, puoi accettare al Signore Gesù come unica via di salvezza che porta a Dio (Giovanni 14:6; Romani 10:13).

  1. La grazia non si può meritare, conquistare o comprare - né intera né in parte. Se ci fosse qualcuno capace di poter eseguire tutti i comandamenti di Dio, allora lui non necessiterebbe della salvezza. La grazia invece si volge su coloro che hanno infranto la legge e che si stanno dirigendo, a causa della trasgressione, verso l’inferno e per questo la grazia li salva.
  2. La grazia di Dio è immensamente grande! Dio pagò il prezzo più caro possibile, il suo unigenito Figlio, affinché salvasse la mia e la tua anima ricoperta dalle colpe. Pensiamo a tutti quei assassini, adulteri, bugiardi, truffatori, atei e religiosi ipocriti. Nessuno è cosi indegno davanti a Dio, da non poter esser raggiunto dalla sua grazia. Riflettiamo sull’atteggiamento che un peccatore riceve attraverso la sua fede: egli diventa un figlio di Dio ed erede con Cristo. Inoltre riceve in regalo la patria celeste! L’amore di Dio e il Suo desiderio di perdonarci è incredibilmente grande.

Poni la tua fiducia nella Parola di Dio piuttosto che alla società della torre di guardia ed accetta oggi Gesù Cristo come tuo Signore e Salvatore! Puoi rivolgerti in preghiera a Dio in questo modo:

“Signore Gesù Cristo, tu conosci il mio cuore e il mio profondo desiderio di piacerti e di fare la tua volontà. Le mie buone opere ed il mio impegno non mi aiutano a trovare la pace nel cuore e non portano nessuna liberazione dal mio peccato che mi separa da te. Mi pento dei miei peccati e capisco che solo tu puoi perdonarmi. Perciò ti chiedo perdona tutta la mia colpa. Ora ti accetto come mio Signore e Salvatore. Ti ringrazio per la tua salvezza e ora mi è permesso di essere un figlio di Dio e di avere una patria celeste! Amen.”

 

Title of the original Edition: Was muss ich tun, um gerettet zu werden?

https://bruderhand.de

Traduzione: Tiziana Tabone Caputo

Comunita Mannheim/Ludwigshafen (Germania)

www.dio-ti-cerca.de

 

 

 

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