Select your language

…e se Cristo non è stato risuscitato, vana dunque è la nostra predicazione e vana pure è la vostra fede (1Cor. 15, 14).

 

Se non vi fosse stata resurrezione non ci sarebbe chiesa cristiana. Nel Vangelo di Giovanni (cp.2 v.22) leggiamo che i discepoli credettero alla Scrittura e alla parola di Gesù.

 

Il fatto soprannaturale e glorioso della risurrezione lascia grandi ed evidenti segni nel cristianesimo. Un Salvatore risorto dai morti non può che essere un Salvatore soprannaturale. La sua resurrezione stabilisce la veridicità del cristianesimo. E ciò è anche prova che tutto quello che Egli ha fatto e ha detto era ed è verità inconfutabile!

Questo forte raggio di luce, satana ha sempre cercato di eclissare. Infatti, sono tante le tesi contro la risurrezione di Gesù, tantissime le menzogne. E voglio subito farvelo notare a partire dal Vangelo.

Mentre quelle andavano, alcuni della guardia vennero in città e riferirono ai capi dei sacerdoti tutte le cose che erano avvenute.  Ed essi, radunatisi con gli anziani e tenuto consiglio, diedero una forte somma di denaro ai soldati, dicendo: “Dite così:“I suoi discepoli sono venuti di notte e lo hanno rubato mentre dormivamo. E se mai questo viene alle orecchie del governatore, noi lo persuaderemo e vi solleveremo da ogni preoccupazione”.

Ed essi, preso il denaro, fecero secondo le istruzioni ricevute e quella diceria è stata divulgata tra i Giudei, fino al giorno d'oggi. (Matteo 28,11-15)  

I soldati romani non avrebbero mai dormito in gruppo mentre erano in servizio. Se fosse successo, sarebbero stati mandati a morte “in gruppo”. E ancora, come è possibile affermare: “i discepoli hanno rubato il corpo…”, contemporaneamente alla confessione: “dormivamo”?

Pur di poter smentire la risurrezione, alcuni pensano fosse sufficiente mettere in dubbio la Sua morte. “Gesù non era veramente morto –dicono- ma soltanto svenuto e poi rinvenuto al fresco della tomba”.

Per affrettare la morte, ai condannati in croce venivano spezzate le ossa. I soldati romani (esperti nel riconoscere la morte…) non ritennero necessario farlo a Gesù, perché si resero conto che il suo decesso era già avvenuto. Tuttavia gli forarono il costato: la lancia inflitta nel fianco all’altezza del cuore aveva come scopo squarciargli questo organo vitale per provocare la morte nel caso questa non fosse ancora avvenuta. Non sono un medico, ma il sangue e il liquido simile ad acqua, mi dicono degli amici medici, è un sicuro sintomo di decesso.

Bisogna ancora tenere in considerazione che per concedere l’autorizzazione di seppellire il corpo di Gesù, Pilato si assicurò di persona dal Centurione  che Gesù era veramente morto (Giovanni 19, 31-35 cfr Marco 15, 44-45).

 

Supponendo che Gesù non fosse morto alla croce, poniamoci le seguenti domande:

Un uomo flagellato malvagiamente e percorso, inchiodato e trafitto nel costato, chiuso in una tomba, senza cibo, acqua e cure mediche, avvolto in 30 kg di panni di lino, era nelle condizioni favorevoli ad una auto-rianimazione?

E poi, Cristo avrebbe dovuto liberarsi da solo dei panni di lino; spostare la pietra di due tonnellate; sopraffare la guardia romana; camminare per km con i piedi forati; apparire ai discepoli in condizioni tali da far credere loro di aver vinto la morte.

Beh, necessita più fede per credere alla teoria dello svenimento che alla risurrezione!